Due stati di famiglia nella stessa abitazione è possibile?

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Stati di famiglia differenti in unica residenza: condizioni, vantaggi, come fare richiesta.

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Vivo in un appartamento assieme al mio coinquilino: possiamo avere due stati di famiglia diversi anche se abitiamo nella stessa casa?

Certamente il lettore può richiedere uno stato di famiglia separato da quello della persona che convive con lui, pur avendo la residenza nella stessa abitazione. Vediamo in quali casi si possono chiedere due stati di famiglia separati, e come dichiarare al Comune che vi sono due nuclei familiari nella stessa residenza.

Certificato di residenza e famiglia anagrafica

Il

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certificato di residenza indica dove risiede e com’è composta la famiglia anagrafica, cioè quella che risulta all’Anagrafe del Comune: normalmente, compaiono in questo certificato tutte le persone che risiedono allo stesso indirizzo e presso lo stesso appartamento.

Tuttavia, la legge [1] definisce la famiglia come un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, tutela, adozione o vincoli affettivi: quando manca uno di questi legami, dunque, non possiamo parlare di un unico nucleo familiare.

In questi casi, abbiamo dunque diritto di richiedere al Comune due stati di famiglia distinti, dichiarando la sussistenza di nuclei familiari separati nello stesso appartamento.

Come richiedere due stati di famiglia diversi

Per ottenere due distinti certificati anagrafici e separare i nuclei familiari, dovremo recarci presso l’ufficio anagrafe del Comune di residenza e dichiarare che, tra i conviventi, non esiste alcuno dei vincoli elencati poc’anzi. Quindi, non in tutti casi potremo ottenere un

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doppio stato di famiglia: ad esempio, se conviviamo con un genitore o un fratello, pur avendo ognuno il proprio reddito e non dipendendo economicamente l’uno dall’altro, esistendo un vincolo di parentela non è possibile separare il nucleo familiare.

Isee e nucleo familiare

Ai fini della DSU (dichiarazione sostitutiva unica) meglio nota come Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) il nucleo familiare è considerato quello risultante al Comune, e non si può dichiarare l’appartenenza a una famiglia diversa o fare nucleo a sé, se prima non è stato dichiarato ed approvato dall’Anagrafe.

L’Isee, notoriamente, misura la ricchezza di una famiglia: quando il nucleo familiare è unico, tutti i redditi dei componenti vi confluiscono, e vanno inseriti nella dichiarazione.

Essendo la Dsu ormai indispensabile per ottenere la maggior parte delle prestazioni assistenziali e delle agevolazioni (come il pagamento delle tasse universitarie, dell’asilo e della mensa scolastica), è facile comprendere come dichiarare dei redditi aggiuntivi, dei quali peraltro non si beneficia, sia un danno per il contribuente. Di conseguenza, quando si coabita con delle persone che non hanno alcun vincolo o legame, è bene recarsi al Comune per tempo e chiarire la situazione, per ottenere un diverso stato di famiglia e non trovarsi nei pasticci al momento della presentazione dell’Isee.

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