Bipartitismo

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Bipartitismo (d. cost.): Il bipartitismo caratterizza il sistema politico dei paesi anglosassoni, in particolare della Gran Bretagna e degli Stati Uniti.

Presuppone l’esistenza di due soli partiti dominanti, omogenei e ben organizzati, ciascuno dei quali con un programma politico definito unilateralmente, in grado di alternarsi al potere.

Il bipartitismo è generalmente fondato sul sistema dello scrutinio uninominale maggioritario [vedi Sistemi elettorali], ad un solo turno.

Tale sistema, che garantisce l’alternanza al potere dei due partiti maggiori, è efficiente in quanto assicura anche stabilità al Governo: è l’elettore, infatti, che sceglie direttamente il Primo Ministro, potendo, in tal modo, valutarne in pieno il suo operato che non deriva dalla mediazione di una sintesi di differenti interessi che esprime una coalizione di governo.

L’Italia, dopo la fine della I Repubblica e la formazione del partito di centro-destra «Forza Italia», si è caratterizzata per circa venti anni per la presenza al Governo di due partiti, sebbene sempre costituiti in coalizioni composte anche da partiti minori.

Con l’avvento del Movimento 5 Stelle [vedi] che ha ottenuto alle elezioni politiche del 2013 circa il 25% dei consensi si è ritornati a un sistema multipartitico, caratterizzato da maggiore instabilità politica e radicalizzazione ideologica.

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