Franchi tiratori

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Franchi tiratori (d. cost.): Nel gergo politico e giornalistico, si definiscono così quei parlamentari che, contravvenendo alle direttive dei propri partiti politici, nel segreto dell’urna votano in modo contrario ai loro colleghi di partito o coalizione, determinando, così, la necessità di una verifica della solidità dell’intero schieramento e della maggioranza di governo [vedi].

Si noti che con le modifiche dei regolamenti parlamentari [vedi] e con l’abolizione di molte ipotesi di voto segreto, tali figure hanno perso rilievo nel nostro sistema.

L’espressione “franco tiratore” si ritrova nei resoconti giornalistici della guerra franco-prussiana del 1870, ed era utilizzata per indicare il combattente o piccolo gruppo di combattenti che praticava azioni di guerra contro truppe regolari per evitare l’occupazione o l’evacuazione di centri abitati.

Tuttavia, l’origine dell’espressione è ancora più risalente nel tempo: i franc tireurs erano infatti milizie volontarie istituite per difendere la Francia repubblicana e napoleonica in occasione delle invasioni del 1792 e del 1815.

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