Affitto senza cambio di residenza
La residenza è il luogo in cui una persona ha la sua dimora abituale. Ma non sempre è necessario effettuare il cambio per vivere in affitto in un altro luogo.
La residenza non è sempre un vincolo per firmare un contratto di affitto conveniente. Nel senso che non è detto che chi si sposta temporaneamente in un’altra città per lavoro o per studio senza cambiare residenza non possa affittare una camera o un appartamento a condizioni vantaggiose.
Vediamo se il cambio di residenza può condizionare i vari tipi di contratto di affitto.
Indice
Il concetto di residenza
Partiamo proprio da qui, dalla definizione di
C’è, però, una differenza tra la residenza legale e residenza di fatto. La prima rimane tale a effetti giuridici (pensiamo alla ricezione di una multa, di una raccomandata, di una cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione). La seconda, cioè la residenza di fatto, è quella in cui un cittadino riceve personalmente una comunicazione.
Sono obbligato a cambiare residenza se vado a vivere altrove?
In teoria, la legge [2] impone il cambio di residenza quando si va a vivere abitualmente da un’altra parte. Chi non lo fa e viene «beccato» da una verifica del Comune rischia una sanzione pecuniaria e una correzione d’ufficio delle iscrizioni anagrafiche esistenti.
Questo può condizionare una
Contratto di affitto a canone libero
E’ uno dei più utilizzati: 4 anni di durata minima con rinnovo automatico di altri 4 anni (ecco perché lo chiamano 4+4). Garantisce un’autonomia contrattuale limitata, nel senso che è possibile definire in maniera del tutto autonoma l’importo del canone. La disdetta da parte di chi affitta l’appartamento è possibile in caso di:
- uso dell’immobile per sé o per un familiare;
- vendita dell’immobile;
- necessità di effettuare delle opere di risanamento che implicano lo svuotamento dell’immobile.
Si può fare questo contratto di affitto senza cambio di residenza? Sì, anche se prolungato oltre gli 8 anni.
Contratto d’affitto transitorio
L’affitto transitorio è un contratto che non dura meno di un mese e più di 18 mesi. Arrivati al termine, l’affitto si ritiene concluso senza l’obbligo di preavviso da nessuna delle parti. Saranno locatario e locatore a decidere di comune accordo se confermare la prosecuzione del contratto.
Si può fare questo contratto di affitto senza cambio di residenza? Sì.
Contratto di affitto convenzionato o a canone concordato
Non è necessario il cambio di residenza nemmeno per il contratto di affitto convenzionato o a canone concordato.
Il canone di questo tipo di contratto si calcola sulla base di accordi tra le associazioni dei proprietari e degli inquilini. Intese che contengono delle tabelle con parametri stabiliti sulla qualità e le caratteristiche della casa: dove si trova, quanto è grande, se ha l’ascensore, se le rifiniture sono decenti, ecc.
Il proprietario ha un abbattimento del 30% del canone su cui paga l’Irpef più la detrazione forfettaria del 5%. C’è, inoltre, uno sconto sull’imposta di registro del 30%, divisa tra locatario e locatore.
Contratto transitorio per studenti
E’ il tipico contratto che viene siglato da chi si sposta in un’altra città per frequentare l’università, cioè dagli studenti fuori sede. La durata prevista è compresa tra 6 e 36 mesi. Il contratto è valido solo nei comuni in cui c’è una sede universitaria, anche distaccata. Proprio per questo è possibile l’affitto senza cambio di residenza, anzi: lo studente, per poter firmare questo tipo di contratto, deve proprio frequentare un corso di laurea in un Comune diverso da quello in cui è residente.