Permesso ZTL: si trasferisce con la vendita auto?

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Il nuovo proprietario dell’automobile può usare il passo per le zone a traffico limitato già rilasciato dal Comune al vecchio intestatario del mezzo?

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Immagina di aver appena acquistato un’auto di seconda mano. Il precedente titolare aveva ottenuto dal Comune l’autorizzazione a transitare sulle ZTL (zone a traffico limitato) essendo residente in centro. Il permesso comunale è stato così associato alla targa del veicolo dimodoché, al suo passaggio sotto i varchi attivi, la polizia non debba elevare la contravvenzione. Con il passaggio di proprietà la targa è rimasta la stessa. Così ti chiedi se, almeno fino alla scadenza del pass, ne potrai usufruire anche tu pur abitando in periferia. In altri termini il tuo dubbio è il seguente: il

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permesso ZTL si trasferisce con la vendita dell’auto? La questione è stata discussa dalla Cassazione con una ordinanza di qualche giorno fa [1].

Secondo la Corte, l’autorizzazione concessa dal Comune per l’accesso con mezzo di trasporto privato in una zona a traffico limitata è sì identificata dalla targa, ma resta comunque riferita solo alla persona. Ciò significa che la cessione del veicolo – sia che si tratti di vendita, donazione, comodato, ecc. – non può riguardare anche il permesso per la cosiddetta ZTL. In pratica, nel momento del passaggio di proprietà, il nuovo intestatario del mezzo non “eredita” anche il permesso a transitare sotto i varchi.

La concessione al passaggio sulle ZTL è rilasciata sempre per ragioni di residenza o di lavoro: chi abita o ha l’attività in centro deve essere libero di passare senza lasciare l’auto lontana. Venendo però meno questo presupposto, non c’è più ragione di mantenere l’autorizzazione comunale che, pertanto, decade automaticamente, senza bisogno di un provvedimento espresso.

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È solo per una questione di praticità che il permesso ZTL viene collegato a una targa: difatti la telecamera montata in prossimità dei varchi attivi riesce più facilmente a rilevare il veicolo piuttosto che il conducente. Sarebbe troppo complicato fotografare l’automobilista e rilevare se l’immagine corrisponde a quella di chi ha ottenuto il permesso dal Comune. Il metodo più facile per effettuare le verifiche sui pass resta ancora il controllo della targa. Ciò però non toglie che il permesso ZTL è legato alla persona e non all’auto. Dunque, in caso di cessione dell’auto, viene meno anche il pass ZTL.

Rischia la multa chi entra nella zona a traffico limitato con l’auto usata che ha il permesso intestato a un altro: l’autorizzazione a entrare nella ZTL, infatti, è rilasciata per ragioni di residenza o di lavoro e risulta dunque collegata alla persona invece che al veicolo.

Tali sono state le argomentazioni fornite dalla Cassazione che ha confermato le multe a una automobilista romana sanzionata dalla Polizia locale per essere transitata in una zona a traffico limitato senza l’autorizzazione necessaria. La donna si era difesa sostenendo di aver acquistato la macchina dal fratello titolare di regolare permesso in quanto residente. La vettura era regolarmente munita di pass, rinnovato, peraltro, e con durata quinquennale. Ciò però non è sufficiente, secondo i giudici, per ritenere legittimata anche la nuova proprietaria del veicolo ad accedere alla ZTL.

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I giudici della suprema Corte ricordano che «il permesso di accesso in zona a traffico limitato» è collegato non alla vettura bensì «alla persona del richiedente per ragioni di residenza ovvero di svolgimento dell’attività lavorativa». «È vero che la targa costituisce l’unico elemento che identifica giuridicamente il veicolo autorizzato all’accesso, consentendo il controllo» ma «ciò non vuol dire che il ‘permesso’» sia connesso al veicolo e che «il trasferimento del veicolo comporti anche quello del ‘permesso’».

In ogni caso – chiosa la Cassazione – il giudice deve comunque consultare il regolamento comunale che stabilisce il dispositivo di traffico per valutare se sussiste o meno la violazione contestata. È proprio la lettura del regolamento il punto dirimente della questione e alcuni Comuni potrebbero invece prevedere diversamente.

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