Invalidità fibromialgia

Aggiungi un commento
Annuncio pubblicitario

La sindrome fibromialgica sarà finalmente riconosciuta come malattia invalidante: gli affetti da fibromialgia avranno diritto all’esenzione dalla spesa sanitaria.

Annuncio pubblicitario

Una delle patologie più “subdole”, perché difficile da diagnosticare, per via dell’eterogeneità dei suoi sintomi, è la fibromialgia, o sindrome fibromialgica. Questa malattia condiziona profondamente la vita quotidiana, familiare e lavorativa, a causa del dolore cronico che comporta, associato ad altri sintomi, come la debolezza generalizzata, mal di testa frequenti, dolori addominali e muscolo scheletrici, colon irritabile, difficoltà di concentrazione.

I sintomi della fibromialgia, di fatto, riducono la capacità lavorativa del malato, limitando fortemente la persona nello svolgimento della maggior parte delle attività considerate ordinarie, come leggere o scrivere al pc, camminare, stare in piedi o seduti prolungatamente, trasportare carichi leggeri.

Annuncio pubblicitario

Tuttavia, nonostante la riduzione della capacità lavorativa, la fibromialgia non è considerata una malattia invalidante, per la quale, cioè, è riconosciuta una specifica percentuale d’invalidità.

Tutto dovrebbe cambiare a breve, però, grazie a un nuovo disegno di legge, presentato su iniziativa dei senatori Boldrini e Parrini: arriva l’invalidità per fibromialgia, grazie al nuovo testo, assieme all’esenzione dalla spesa sanitaria per gli affetti da questa malattia.

Inoltre, è prevista l’istituzione di un registro nazionale della fibromialgia, per finalità di monitoraggio e statistiche, di specifici corsi di formazione per il personale sanitario, assieme alla promozione dello studio e della ricerca sulla malattia ed all’istituzione di ambulatori e centri specialistici in grado di restituire al malato l’autonomia persa a causa della patologia.

Una volta entrata in vigore la legge, dovrà essere adottato un apposito decreto dal ministero della Salute, per individuare i criteri oggettivi per l’identificazione dei sintomi e delle condizioni cliniche della

Annuncio pubblicitario
fibromialgia, che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria.

Agli affetti da fibromialgia sarà anche garantito l’accesso al telelavoro. Ma procediamo per ordine e facciamo il punto della situazione.

Che cos’è la fibromialgia?

La fibromialgia è una patologia che causa dolori provenienti dai muscoli e dai tessuti fibrosi, accompagnati da ulteriori sintomi di varia natura, dalla cefalea all’astenia, dall’intolleranza al freddo o al caldo all’insonnia.

Considerando che i sintomi elencati, assieme alle manifestazioni primarie della fibromialgia, si presentano, di solito, contemporaneamente, la patologia viene anche definita sindrome fibromialgica (Fm).

Quali sono i sintomi della fibromialgia?

La fibromialgia si manifesta, secondo i principali criteri diagnostici, con dolore muscolo-scheletrico

Annuncio pubblicitario
diffuso e con la presenza di specifiche aree dolorose alla digito-pressione (tender points), l’affaticamento costante e una rigidità generalizzata. Ulteriori sintomi rilevati sono:

Spesso si presentano anche altri sintomi come:

Come si cura

Anche se non esiste una cura specifica, trattandosi di una malattia cronica, la fibromialgia richiede:

Sono importanti anche approcci personalizzati per le specifiche esigenze dei pazienti, come terapie antalgiche (agopuntura o criostimolazione), fitoterapiche, l’approccio nutraceutico e nutrizionistico, la ginnastica dolce, il linfodrenaggio, la fisioterapia e la psicoterapia.

Annuncio pubblicitario

Oggi posso chiedere l’invalidità per fibromilagia?

Anche soltanto uno dei sintomi elencati, conseguenti alla fibromialgia, spesso limita fortemente la persona che ne soffre nell’eseguire attività normali, e ha ripercussioni nell’inserimento nel mondo del lavoro, nella capacità lavorativa e nelle stesse relazioni sociali.

Per questo motivo, il disegno di legge propone il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, considerato che ad oggi, in Italia, alla fibromialgia non è collegata alcuna percentuale d’invalidità.

Nelle more dell’entrata in vigore della normativa, è comunque possibile presentare domanda d’invalidità per fibromialgia. Se la commissione medica incaricata di valutare la riduzione della capacità lavorativa rifiuta il riconoscimento dell’invalidità, si può presentare ricorso. A fronte del rifiuto del riconoscimento dell’invalidità da parte della commissione Asl, ad esempio, il tribunale di Termini Imerese, nel 2017, ha riconosciuto la riduzione della capacità lavorativa ad un’artigiana di Castelbuono affetta da fibromialgia.

Annuncio pubblicitario

Ad ogni modo, la patologia ha una netta correlazione con lo stress, l’ansia, la depressione, con il lupus eritematoso, la tiroidite di Hashimoto e con numerose patologie invalidanti: ad oggi è dunque possibile, almeno, ottenere l’invalidità a causa delle malattie ricollegate alla sindrome fibromialgica.

Fonti vicine a questa redazione ci hanno rivelato che alcune commissioni Asl, per analogia con l’artrite reumatoide (patologia per la quale nelle tabelle è riconosciuta una percentuale d’invalidità pari al 50%), riconoscono il 50% d’invalidità per fibromialgia.

Che cosa prevede la nuova legge sulla fibromialgia?

Ecco che cosa prevede, nel dettaglio, il disegno di legge sulla fibromialgia:

Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo. Diventa sostenitore clicca qui