Ora i contribuenti dovranno pagare per Agenzia Entrate Riscossione

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Un contributo aggiuntivo di 300 milioni di euro per mantenere in equilibrio il bilancio dell’ex Equitalia: lo prevede il nuovo Decreto Rilancio.

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Ebbene sì: anche chi per legge ha il compito di incassare i tributi ora si trova in difficoltà e ha bisogno di soldi a sua volta per mantenersi. Così, tra le misure contenute nel nuovo Decreto Rilancio che sarà varato nelle prossime ore dal Consiglio dei ministri, spunta anche un contributo aggiuntivo di 300 milioni di euro in favore di Agenzia Entrate Riscossione.

Servirà, dice l’art. 166 della bozza del Decreto Legge, «per garantire, nel triennio 2020-2022, l’equilibrio economico, gestionale e finanziario di Agenzia entrate- Riscossione». La somma sarà assegnata all’ex Equitalia entro il secondo mese successivo all’approvazione del bilancio annuale.

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Il motivo di questa assegnazione straordinaria è presto spiegato: la sospensione dei versamenti e delle attività legate alla riscossione dei tributi durante l’emergenza Coronavirus hanno ridotto le attività, gli incassi e la capacità finanziaria dell’Ente. Perciò si rende necessario, e urgente, come si legge nella relazione illustrativa della nuova norma, «assicurare la continuità operativa dell’Agenzia delle entrate – Riscossione».

Detto in altri termini, senza queste nuove erogazioni la riscossione potrebbe non funzionare correttamente o addirittura restare bloccata perché il motore della “macchina fiscale” resterebbe privo di alimentazione e non riuscirebbe a funzionare. E lo Stato italiano non può permetterselo, specialmente adesso, in un momento in cui – come abbiamo scritto recentemente e con i dati alla mano – il Coronavirus mette in affanno le casse dello Stato oltre che quelle dei contribuenti colpiti dall’attuale crisi economica.

Così tra le misure straordinarie previste dal nuovo Decreto Rilancio

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per sostenere lavoratori, famiglie e imprese nei vari settori economici c’è anche questo “pensierino” per il braccio operativo che cura una delle attività essenziali dello Stato, quella della riscossione dei tributi. Il fatto che la macchina stia subendo uno stop forzato negli incassi rispetto ai periodi normali si è tradotto in una penuria di risorse, ma questo non può compromettere la sua capacità ed il suo funzionamento; da qui, le risorse aggiuntive stanziate per mantenere in vita e in efficienza il soggetto pubblico chiamato ad assicurare il gettito fiscale.

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