Nuova pensione anticipata lavoratori precoci

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Prevista anche per il 2021 la possibilità di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi per chi ha iniziato molto presto a svolgere l’attività.

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Scadeva il 1° marzo 2024 la possibilità di richiedere la certificazione dei requisiti per la pensione anticipata dei lavoratori precoci: chi non ha presentato l’istanza entro questa data, può inviarla all’Inps tardivamente entro il 30 novembre 2024, ma otterrà il diritto a pensione soltanto se verrà verificata la presenza di risorse residue.

Ma come funziona ed in che cosa consiste la nuova pensione anticipata lavoratori precoci? Si tratta della possibilità, per chi ha iniziato a lavorare in giovanissima età, di ottenere la pensione anticipata ordinaria Fornero

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[1] con il requisito contributivo ridotto, pari a 41 anni di contributi anziché 42 anni e 10 mesi (requisito previsto per i lavoratori) o 41 anni e 10 mesi (requisito previsto per le lavoratrici). Alla pensione precoci, così come alla pensione ordinaria Fornero, si applica una finestra di attesa, a partire dalla maturazione del requisito contributivo sino alla decorrenza del trattamento, pari a tre mesi.

La prestazione previdenziale per i precoci, tra l’altro, così come la pensione anticipata ordinaria, può essere raggiunta in regime di cumulo [2], ossia sommando gratuitamente, ai fini del diritto a pensione, i contributi accreditati presso gestioni diverse, comprese le casse dei liberi professionisti.

Non tutti i lavoratori precoci, ad ogni modo, possono ottenere questo trattamento agevolato, ma soltanto coloro che appartengono a determinate categorie e soddisfano specifiche condizioni: vediamo quali.

Lavoratori precoci: chi sono

Chiariamo innanzitutto quali lavoratori rientrano nella definizione di

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precoci ai fini della pensione agevolata: si tratta di coloro che hanno alle spalle almeno 12 mesi di contributi da effettivo lavoro accreditati entro il compimento del 19° anno di età.

Non basta, però, questo requisito per ottenere la pensione anticipata con 41 anni di contributi, ma bisogna anche:

Lavoratori precoci disoccupati

Nel dettaglio, appartengono alla categoria dei

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lavoratori precoci disoccupati coloro che si trovano in stato di disoccupazione a seguito della cessazione del rapporto di lavoro per:

Gli interessati devono avere integralmente concluso la prestazione per la disoccupazione (ad esempio l’indennità Naspi) spettante da almeno tre mesi. Non devono poi essersi rioccupati; è consentita la rioccupazione con un contratto di lavoro subordinato, con i vecchi voucher, col contratto di prestazione occasionale o il libretto famiglia per non più di 6 mesi complessivamente.

Lavoratori precoci caregivers

Rientrano nella categoria dei lavoratori precoci caregivers coloro che assistono da almeno sei mesi:

Lavoratori precoci invalidi

Rientrano nella categoria dei

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lavoratori precoci invalidi coloro che hanno una riduzione accertata della capacità lavorativa pari ad almeno il 74%, riconosciuta dall’apposita commissione medica Asl Inps.

Precoci addetti ai lavori gravosi

Rientrano nella categoria dei lavoratori precoci addetti ai lavori gravosi i dipendenti esercitanti le professioni “gravose” di seguito elencate:

Le ulteriori categorie di addetti ai lavori gravosi che possono beneficiare dell’Ape sociale, non beneficiano anche della pensione anticipata precoci. L’attività gravosa deve risultare svolta al momento del

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pensionamento per un periodo di almeno 7 anni nell’ultimo decennio oppure almeno 6 anni negli ultimi 7.

Per il conteggio si considerano sia contributi effettivi che quelli figurativi derivanti da eventi che si sono verificati durante lo svolgimento dell’attività gravosa.

Precoci addetti ai lavori usuranti

Rientrano nella categoria dei lavoratori precoci addetti ai lavori usuranti o ai turni notturni coloro che svolgono una delle attività particolarmente pesanti elencate da un apposito decreto [4] o che svolgono attività notturna, per un numero minimo di notti all’anno.

Domanda di pensione anticipata precoci

Per poter presentare la domanda di pensione anticipata precoci nel 2021, è necessario:

La domanda all’Inps di

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certificazione del diritto alla pensione anticipata precoci può essere inviata tramite patronato, call center Inps o direttamente dall’interessato attraverso il portale web dell’Istituto, se possiede le credenziali di accesso (carta nazionale dei servizi, carta d’identità elettronica o identità unica digitale Spid di secondo livello).

Eseguito l’accesso al portale, bisogna seguire il percorso: “Domanda di prestazione pensionistica: pensione, ricostituzione, ratei maturati e non riscossi, certificazione del diritto a pensione”; bisogna poi cliccare su “Nuova domanda”.

L’Inps comunica all’interessato l’esito dell’istruttoria della domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio:

Una volta certificati i requisiti, l’interessato può inviare la domanda di pensione anticipata precoci, tramite call center, patronato o sito web dell’Inps. Nello specifico, per presentare la domanda di pensione anticipata, bisogna accedere al sito dell’Inps con le proprie credenziali dispositive e seguire il percorso: “Pensione anticipata/Pensione anticipata/Lavoratori precoci”.

Esiste anche la possibilità, per chi possiede già tutti i requisiti per la pensione anticipata con 41 anni di contributi, di inviare la domanda di certificazione del diritto alla pensione contestualmente alla domanda di pensione vera e propria. Per l’ok al trattamento e la sua liquidazione, però, si deve sempre aspettare la risposta dell’Inps.

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