Parcheggio vicino incrocio

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Multa per chi parcheggia vicino a una intersezione: a quanto ammonta e quali sono gli elementi che deve contenere per essere valida.

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Quando lo spazio per parcheggiare la macchina scarseggia, ogni posto è buono per sbarazzarsi del problema: vicino ai cassonetti della spazzatura, davanti al passaggio per gli invalidi, sulle strisce pedonali, alla fine del marciapiede, vicino a una curva. Ma è lecito il parcheggio vicino a un incrocio? In un caso del genere, si rischia la multa e a quanto ammonta? Cerchiamo di fare il punto della situazione.

Parcheggio vicino a un incrocio: a quale distanza?

La lettera f) del primo comma dell’

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articolo 158 del Codice della strada stabilisce il divieto di parcheggio vicino all’incrocio. La dizione letterale della norma è la seguente: «La fermata e la sosta sono vietate nei centri abitati, sulla corrispondenza delle aree di intersezione e in prossimità delle stesse a meno di 5 metri dal prolungamento del bordo più vicino della carreggiata trasversale, salvo diversa segnalazione».

In buona sostanza, l’automobile non può essere parcheggiata a meno di 5 metri dall’incrocio. Questa è la distanza minima che ci deve essere tra il veicolo e l’intersezione.

Con l’ultima dizione («salvo diversa segnalazione») la norma fa quindi salve le situazioni in cui lo stesso Comune abbia segnalato, tramite le strisce bianche o blu, il limite fin dove si può parcheggiare. In tale ipotesi, se le linee sull’asfalto dovessero spingersi fino a ridosso dell’incrocio, il parcheggio sarebbe lecito.

Multa per parcheggio vicino a incrocio

Vediamo ora a quanto ammonta la multa per parcheggio vicino all’incrocio. A indicarlo è sempre il citato articolo 158 del Codice della strada che, al comma 6, specifica due sanzioni diverse a seconda che si tratti di veicoli a due ruote e ciclomotori oppure di altri veicoli. In particolare, per il conducente di ciclomotori e di motoveicoli a due ruote la sanzione amministrativa va da euro 24 ad euro 98, mentre per i conducenti dei restanti veicoli la sanzione va da euro 41 ad euro 169.

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Le sanzioni in questione sono giornaliere per cui si possono applicare e conteggiare tante volte quanti sono i giorni di calendario per i quali prosegue la violazione. In altre parole, se si lascia l’auto due giorni in divieto di sosta, il trasgressore sarà punibile con una doppia multa perché sta commettendo il medesimo reato di sosta vietata ma consumato in momenti (giorni) diversi.

Il verbale per la multa vicino all’incrocio

La multa deve indicare la via ove è avvenuta l’infrazione e, laddove possibile, il numero civico in corrispondenza del quale l’auto è stata parcheggiata (o, in alternativa, la chilometrica della strada).

Il verbale non deve contenere la distanza tra il veicolo e l’incrocio. È infine irrilevante la mancata rimozione della vettura: questo dettaglio non basta, secondo la Cassazione [1], ad escludere l’intralcio creato dall’irregolare sosta e, quindi, la validità della multa.

In relazione alla semplicità e modestia della sanzione irrogabile, il verbale deve contenere ciò che di minimale è sufficiente per rendere edotto il fatto che si contesta. Quindi, basta che nel verbale sia chiaramente indicato il comportamento vietato ossia la sosta in corrispondenza dell’intersezione, espressione che implica una prossimità del veicolo ben maggiore alla distanza minima prevista dal Codice della strada

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Per quanto riguarda l’omessa rimozione della vettura, i giudici chiariscono che ciò «non dimostra che il veicolo non costituisse intralcio per la circolazione, ben potendo la mancata rimozione dipendere da circostanze concrete indipendenti dall’esistenza, o inesistenza, dell’intralcio, quali ad esempio la disponibilità del mezzo occorrente per provvedere all’incombente. Né, tantomeno, la predetta circostanza conferma che l’auto non si trovasse in corrispondenza dell’intersezione, come indicato nel verbale di contravvenzione e confermato dal giudice di merito».

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