Pipì in autostrada: quali conseguenze?

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Bisogno fisiologico impellente: ci si può fermare nella corsia d’emergenza? È valido il verbale della polizia che sanziona chi urina sul guard-rail?

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Non sempre è possibile raggiungere l’autogrill più vicino se si è in autostrada e bisogna soddisfare un bisogno fisiologico impellente. Si pensi, ad esempio, a un incidente che ha causato un incolonnamento che non consente alle auto di muoversi, oppure al motore in panne che costringe il veicolo a fermarsi in una piazzola di sosta. In casi del genere, come comportarsi se bisogna urinare con urgenza? Quali conseguenze per chi fa pipì in autostrada?

La risposta a questa domanda dipende dalle concrete circostanze in cui si trova l’automobilista. Ad esempio, secondo una recente sentenza della Corte di Cassazione

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[1], va multato l’automobilista che urina sul guard-rail dell’autostrada senza fare nulla per nascondere la propria condotta agli occhi degli altri conducenti. E ciò a prescindere che qualcuno abbia visto o meno l’espletamento del bisogno fisiologico. Questa conclusione, però, non è sempre valida. Quali sono le conseguenze per chi fa pipì in autostrada? Scopriamolo insieme.

Corsia di emergenza: quando si può usare?

Quando è consentito fermarsi sulla corsia d’emergenza? È una domanda fondamentale a cui rispondere per comprendere se ci si può fermare anche per urinare.

Secondo il Codice della strada [2], sulle carreggiate, sulle rampe e sugli svincoli è vietato sostare o solo fermarsi, fuorché in situazioni d’emergenza dovute a malessere degli occupanti del veicolo o ad inefficienza del veicolo medesimo.

In tali casi, il veicolo deve essere portato nel più breve tempo possibile sulla

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corsia per la sosta di emergenza o, mancando questa, sulla prima piazzola nel senso di marcia, evitando comunque qualsiasi ingombro delle corsie di scorrimento.

Da questa disposizione, seppur indirettamente, può ricavarsi la funzione della corsia d’emergenza: essa è diretta a ospitare solamente veicoli guasti (in avaria) ovvero veicoli che trasportano persone (anche diverse dai conducenti) colte da improvviso malessere.

Dunque, è severamente vietato ogni altro utilizzo della corsia, in quanto il veicolo fermo su di essa potrebbe creare problemi al traffico, bloccare il soccorso ad altre persone e perfino causare un incidente.

La sosta d’emergenza non deve mai eccedere il tempo strettamente necessario per superare l’emergenza stessa.

Piazzola di sosta: quando si può utilizzare?

Le piazzole di sosta sono porzioni della sede stradale deputate alla sosta di ogni veicoli ammesso alla circolazione sulle tratte autostradali e sulle arterie extraurbane.

Le piazzole rappresentano una sorta di estensione delle corsie d’emergenza

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e si differenziano da queste ultime per essere adibite specificamente alla sosta dei veicoli.

Il motivo della sosta può essere sia un guasto al veicolo sia un malessere del conducente o di un passeggero, sebbene la legge non menzioni esplicitamente una “emergenza” quale unico motivo valido per effettuare una sosta (un colpo di sonno da parte del conducente, ad esempio, è una motivazione valida per sostare in una piazzola).

In linea di principio, quindi, le piazzole rappresentano uno spazio di sosta più sicuro delle corsie di emergenza, in quanto non deputate alla circolazione dei mezzi, pur essendo parte della sede stradale.

Quindi, mentre le corsia d’emergenza dev’essere usata per brevissimo tempo e, di norma, il conducente non potrebbe abbandonare il veicolo, nella piazzola di sosta è consentito lasciare l’abitacolo, ad esempio per prendere un po’ d’aria, per sgranchirsi le gambe oppure, come vedremo, per urinare.

È legale fare pipì in autostrada?

È legale urinare in autostrada? Quali sono le conseguenze? Secondo la sentenza della Cassazione citata in apertura, va multato l’automobilista che fa pipì sul guard-rail della corsia d’emergenza in autostrada, quando il fatto è avvenuto senza una reale impellenza di espletare il bisogno fisiologico e senza nemmeno tentare di coprirsi alla vista degli altri automobilisti.

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Nel caso di specie, la polizia stradale aveva sorpreso un uomo mentre urinava in piedi sul guard-rail della corsia emergenziale.

Secondo i giudici, non vi era prova che l’automobilista non potesse soddisfare altrove il proprio bisogno fisiologico, né che egli avesse usato tutte le cautele possibili per evitare di essere visto e di offendere la pubblica decenza. La conseguenza, quindi, è una multa a titolo di sanzione amministrativa.

Le cose cambiano, invece, nell’ipotesi in cui il bisogno fisiologico sia realmente impellente: in questo caso, per la giurisprudenza [3], si può usare la corsia d’emergenza in quanto il disagio proveniente da tale situazione rientra nella nozione di “malessere” prevista dalla legge come condizione per potersi fermare.

Più in generale, secondo la Suprema Corte, per “malessere” non si può intendere solo una grave condizione d’infermità che incide sulla capacità di intendere e volere del soggetto (ad esempio, un infarto o un forte capogiro); tale nozione deve comprendere ogni forma di disagio e necessità fisica, anche transitoria, che non consente di proseguire la guida con il dovuto livello di attenzione.

Dunque, nella nozione generica di malessere vanno comprese perfino le esigenze fisiologiche impellenti, che non possono essere trattenute, purché espletate cercando di mettersi al riparo dalla vista degli altri conducenti.

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