Quanto e come guadagna un tabaccaio?

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Gestire una tabaccheria può essere un’attività piuttosto redditizia ma gli introiti sono molto variabili e dipendono da diversi fattori. Vediamo quali.

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Quella del tabaccaio è una delle professioni commerciali che nell’immaginario collettivo piace ed interessa di più. La licenza per la vendita dei tabacchi è molto ambita ed ottenerla resta alquanto difficile.

La licenza la si può o acquistare da chi cede l’attività, passo piuttosto costoso, o ottenerla tramite lo Stato, richiedendola all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Ma in questo caso ci sono vincoli ben precisi per il rilascio come ad esempio il rispetto della regola di una licenza rilasciata ogni 1.500 abitanti. Se sei interessato a rilevare o ad aprire una tabaccheria nella tua zona e sapere

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quanto e come guadagna un tabaccaio continua a leggere il nostro approfondimento.

Quanto e come guadagna un tabaccaio?

Fare una stima di quanto guadagna un tabaccaio è tutt’altro che semplice perché bisogna tener conto di molteplici aspetti dell’attività lavorativa. Lo stipendio è variabile ed è in percentuale in base alla vendita dei prodotti commerciali, dei tabacchi, dei giochi come Lotto, Superenalotto e Gratta e vinci che i clienti acquistano.

La tabaccheria è spesso collegata anche ad attività di edicola, vendita di articoli da regalo, cancelleria.

Accanto alle entrate ci sono poi ovviamente le spese che il tabaccaio deve sostenere. Non sono poche, a partire appunto dai costi di inizio attività legati all’acquisto della regolare licenza e a quelli di affitto dei locali, a meno che l’immobile non sia di sua proprietà. Infine, ci sono le spese ordinarie relative alle utenze, le tasse e i costi di ordinaria amministrazione e del commercialista.

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Una volta calcolate entrate e uscite si può dire che un tabaccaio con un giro d’affari minimo in media guadagna in Italia netti 1.300 euro mensili. Ovviamente, questa previsione può essere rivista al rialzo o al ribasso in base al volume d’affari che varia da locale a locale.

Ad incidere sugli introiti mensili di un tabaccaio ci sono il giro di clientela della tabaccheria, il luogo in cui è ubicata (se di grande passaggio o in zona periferica), i servizi che offre e da ultimo, ma non meno importante, l’abilità di venditore di chi gestisce l’attività.

Non è un aspetto trascurabile questo perché molto spesso con il tabaccaio di fiducia si instaura un rapporto quotidiano di amicizia soprattutto per chi si reca nel punto vendita ogni giorno perché fumatore o per acquistare altri generi di servizi.

Quanto si guadagna su sigarette e giochi?

Il giro d’affari maggiore per una tabaccheria è sicuramente sulla vendita di sigarette e giochi come Lotto e Superenalotto.

Sei curioso di sapere quanto guadagna un tabaccaio sulla vendita di sigarette

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, giochi e marche da bollo? Cominciamo col spiegarti che dal fatturato ottenuto i tabaccai calcolano l’aggio che consiste, ad esempio, nella differenza tra il prezzo del pacchetto di sigarette vendute e il costo dello stesso.

Sui tabacchi l’aggio è il 10% del fatturato. Pur avendo prezzi diversi calcolando una media di 5 euro a pacchetto e immaginando che il tabaccaio in un giorno ne venda 70, incasserà 350 euro e l’aggio che riceve su quelle vendite sarà di 35 euro.

Quindi, più è ampia la vendita più guadagna. L’aggio viene applicato anche su marche da bollo e giochi. Per i valori bollati è pari al 5% mentre sui secondi è dell’8%. Anche per altri prodotti come ricariche telefoniche l’aggio varia dal 5% all’8%.

Di certo, si tratta di percentuali molto basse per cui è fondamentale avere un giro di clienti sostenuto e, se possibile, la gestione dell’attività deve essere a conduzione familiare, in modo che non ci siano costi per il personale. Naturalmente, se si rileva una tabaccheria in centro città che offre svariati servizi il discorso cambia e assumere un dipendente si rivela indispensabile, anche a fronte degli incassi giornalieri.

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Rispetto al passato in cui il giro d’affari del tabaccaio era certamente più elevato, oggi gli introiti sono più bassi ma rimane comunque un lavoro che può dare discrete soddisfazioni economiche, se svolto con passione, dedizione e disponibilità verso la clientela.

Come si diventa tabaccaio?

Il primo passo per diventare un tabaccaio è disporre della licenza tabacchi. Come già anticipato, ci sono due modi per ottenerla: acquistarla da chi cede la propria attività, con costi che sono anche ingenti visto che si tratta di cifre molto spesso comprese tra i 100 e i 200 mila euro deciso in base al volume d’affari, o richiederla allo Stato.

In questo secondo caso, i tempi sono molto più lunghi perché viene inoltrata la domanda all’AAMS e va seguito un preciso iter burocratico con i costi per avviare da zero l’attività che oscillano tra i 50 e i 150 mila euro. Poi, bisogna seguire un corso di formazione che serve per gestire al meglio l’attività e acquisire tutte le competenze richieste ad un bravo ed efficiente tabaccaio.

Infine, ricordiamo che si tratta di un lavoro a stretto contatto con il pubblico, per cui è richiesta anche una buona dose di pazienza e di predisposizione ad accogliere le richieste del cliente che, se soddisfatto, certamente tornerà a trovarci.

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