Chi paga le spese del testimone?
Permessi retribuiti sul lavoro per testimonianza in tribunale; indennità e rimborsi dovuti ai testimoni per le spese di viaggio e la giornata di lavoro persa.
Se è vero che la testimonianza è un obbligo di legge e che, una volta citati a presentarsi in tribunale per rispondere alle domande del giudice, non ci si può sottrarre, chi paga le spese del testimone? Chi deve rimborsargli il prezzo del biglietto di viaggio o la benzina, i costi di trasferta (alberghi, pranzi e cene), nonché la perdita di una giornata di lavoro. Ecco alcuni importanti chiarimenti sul punto.
Indice
Cosa rischia il testimone che non si presenta in tribunale?
Il cittadino chiamato a testimoniare in un processo civile o penale deve adempiere a un vero e proprio dovere civico e giuridico. Egli è quindi tenuto a rispettare la citazione a
Cosa rischia il testimone che non risponde?
Il testimone non ha il diritto di rimanere in silenzio se ricorda i fatti che gli vengono chiesti. La reticenza è infatti considerata al pari della falsa testimonianza che, come noto, costituisce un reato.
Il testimone però ben potrebbe non ricordare i fatti che gli vengono chiesti e, in tal caso, non è ovviamente tenuto a rispondere (anzi, se lo facesse, “forzando” la propria memoria o utilizzando la fantasia, commetterebbe falsa testimonianza).
Il testimone che non è al corrente dei fatti o non ricorda più la vicenda, fermo restando il dovere di presentarsi dinanzi al giudice, può limitarsi a dichiarare di non sapere. Potrebbe anche contattare, prima ancora del processo, l’avvocato che lo ha citato chiedendogli di rinunciare alla prova testimoniale
Permesso lavorativo per testimonianza in tribunale
Il lavoratore ha diritto a ottenere dei permessi retribuiti sul lavoro per adempiere all’obbligo della testimonianza. Il datore di lavoro non può quindi impedirgli di assentarsi, né prendere nei suoi confronti provvedimenti disciplinari. Il dipendente deve comunicare tempestivamente, al proprio datore di lavoro, la data in cui dovrà fornire la testimonianza e quindi il giorno in cui sarà assente.
Se tuttavia il lavoratore dovesse avere degli impegni improcrastinabili, potrebbe sempre chiedere un differimento dell’assunzione della propria testimonianza e quindi un rinvio a un’udienza successiva. Non si tratta di un diritto ma di una facoltà che è sempre rimessa all’apprezzamento del giudice che deve valutare se l’impedimento è fondato. Per maggiori dettagli su tali aspetti leggi Permessi per testimonianza in tribunale.
Chi rimborsa le spese per la testimonianza
Al testimone spettano due misure:
- un rimborso spese per la trasferta;
- una indennità per la giornata persa in tribunale.
Vediamo singolarmente queste due ipotesi.
Rimborso spese per il testimone
Le spese per la testimonianza variano a seconda che il testimone sia residente o meno nel Comune (o vicino al Comune) ove si trova il tribunale presso cui questi deve presentarsi. Analizziamo le due ipotesi separatamente.
Testimone che abita nello stesso Comune (o vicino) al tribunale
Il testimone che ha la residenza nel medesimo Comune ove si trova il tribunale presso cui è stato citato o se questa non dista più di 2,5 km ha diritto a un’indennità di 0,36 euro al giorno. Si tratta di un importo irrisorio che non viene mai chiesto.
Testimone che abita lontano dal tribunale
Il testimone che abita più lontano dal tribunale presso cui è stato citato ha diritto al rimborso delle spese di viaggio, per andata e ritorno. Ma di quali spese si tratta? In linea generale, si tratta del biglietto del treno di seconda classe (eventualmente sostituito da quello di un autobus).
E se il testimone abita così lontano da preferire il viaggio in aereo? In tal caso, egli può chiedere prima al giudice di essere autorizzato a usare l’aereo e, anche in tal caso, gli spetterà il rimborso del prezzo per la
La legge non fa riferimento invece alle spese di benzina qualora il testimone voglia utilizzare la propria auto. È quindi da ritenere che, in tal caso, le spese di viaggio siano a carico suo.
Indennità al testimone
Oltre al rimborso spese, il testimone ha diritto a un’indennità pari a:
- 0,72 euro per ogni giornata di viaggio;
- 1,29 euro per ogni giornata di soggiorno nel luogo dell’esame.
Quest’ultima è dovuta solo se i testimoni sono obbligati a rimanere fuori dalla propria residenza almeno un giorno intero, oltre a quello di partenza e di ritorno. Essa quindi va a coprire eventuali spese per soggiorno in alberghi. Si tratta, anche in questo caso, di importi irrisori che non vengono quasi mai richiesti.
Testimoni minorenni o disabili
Ai testimoni che hanno meno di 14 anni non spetta alcuna indennità. Tuttavia, ai loro accompagnatori e agli accompagnatori di invalidi gravi spetta il rimborso spese e le indennità di cui abbiamo appena parlato. È pur vero però che gli invalidi gravi possono chiedere che la prova testimoniale venga acquisita presso la loro stessa residenza da un delegato del giudice che si recherà personalmente presso l’indirizzo ove vive il testimone per sentirlo e verbalizzare le dichiarazioni di questi.
Ai dipendenti pubblici, chiamati come testimoni per fatti inerenti al servizio, spettano il rimborso spese e le indennità appena indicate salva l’integrazione, sino a concorrenza dell’ordinario trattamento di missione, corrisposta dall’amministrazione di appartenenza.
Come ottenere il rimborso spese per testimonianza?
Per ottenere il rimborso spese e le indennità che abbiamo appena visto, il testimone deve presentare la domanda al giudice presso cui è stato chiamato a testimoniare. Tale domanda va depositata entro 100 giorni dalla data della testimonianza. Ogni tribunale ha il proprio modello prestampato che il testimone può richiedere al relativo cancelliere.
Il cancelliere redige, in calce alla domanda presentata dal testimone, il provvedimento di liquidazione.
L’importo liquidato al testimone nel processo civile è a carico dell’avvocato che lo ha citato a testimoniare.