Come posso firmare un contratto online?
Quali sono i passaggi da seguire per ottenere una valida sottoscrizione elettronica o digitale dell’atto; cosa controllare e come verificare la regolarità della procedura.
In un mondo sempre più tecnologico e digitale, molti prodotti e servizi vengono acquistati su internet, senza necessità di doversi recare in un negozio fisico, in un’agenzia o in un ufficio. Anche i moduli vengono compilati direttamente sul sito, e i documenti necessari, come le informative delle condizioni contrattuali, si ricevono sullo smartphone, grazie alle app dedicate che ormai sono veri e propri store, o sulla propria casella di posta elettronica.
Ma rimane un problema classico, tradizionale e comune a tutti i contratti stipulati in forma scritta: quello della sottoscrizione, che, come tutti sappiamo, “consacra” il documento attribuendogli consenso, paternità e dunque validità. Quindi la nostra domanda è:
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Cosa bisogna sapere prima di firmare un contratto online
Per firmare un contratto online occorre seguire la procedura che di solito viene predisposta dal proponente, ossia da chi formula la proposta contrattuale alla controparte, chiamata aderente: si tratta, infatti, di contratti per adesione, in cui le condizioni non possono essere negoziate, ma vanno accettate, o respinte, in blocco (e in caso di rifiuto il contratto non si concluderà).
È una sorta di prendere o lasciare che comprime molto la libertà di trattative: lo sa bene chi, ad esempio, si reca in banca o in un’agenzia assicurativa e vede l’impiegato digitare al terminale i dati da inserire in caselle predisposte, ma non è possibile negoziare molti caratteri della prestazione, compreso il prezzo, che è stabilito in misura fissa dalla società fornitrice e non può essere modificato dagli addetti se non (e solo in rare occasioni) entro strettissimi limiti.
Perciò è molto importante, prima di accingersi a firmare, leggere attentamente tutti i termini e le condizioni del contratto. È un diritto del consumatore quello di avere a disposizione i documenti, per poterli esaminare, prima di accettare la proposta contrattuale, mentre ancora oggi molti operatori frettolosi o con pochi scrupoli li consegnano, o li inviano tramite mail, o li rendono disponibili sulle app, soltanto dopo.
Inoltre devi sapere che le cosiddette clausole vessatorie – quelle che comprimono le facoltà del cliente, o rendono gravoso l’esercizio dei suoi diritti – devono essere evidenziate e richiedono un’accettazione specifica; normalmente si trovano riepilogate in fondo al documento, con l’indicazione numerica e l’oggetto, e al termine dell’elencazione va apposta la
Come si fa la firma di un contratto online
Il contratto stipulato su carta viene, normalmente, siglato su ogni pagina e infine firmato nell’apposito spazio; se sono presenti clausole vessatorie, occorre la seconda e specifica sottoscrizione di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente.
Con il contratto online, non serve la penna, e tutta la procedura diventa virtuale. Ecco i passaggi da seguire: per firmare in modo legale uno schema o modulo di contratto ricevuto via e-mail, o anche sul proprio smartphone tramite le app dedicate fornite dai gestori, è necessario apporre la firma tramite il browser utilizzato sul proprio dispositivo (ad esempio, Google Chrome o Microsoft Edge), accedendo ai documenti allegati al messaggio ricevuto (normalmente vengono inviati in formato pdf) e inserendo un apposito codice OTP (una password temporanea) ricevuto tramite sms sul cellulare o mediante un successivo messaggio di posta elettronica.
Questa precauzione è necessaria per
Fino a qualche anno fa si usava stampare su carta il documento ricevuto, firmarlo manualmente, e infine scansionarlo in pdf e restituirlo al mittente, ma questa procedura è stata superata soprattutto perché non garantisce alcuna autenticità sull’autore della sottoscrizione, e dunque esponeva a facili contestazioni chi voleva utilizzare il contratto per l’adempimento, o farlo valere a fini legali ed in sede giudiziaria.
Firma digitale: requisiti
La firma digitale inserita in un contratto è legalmente valida solo se è autenticata dal
La firma digitale esprime rappresenta l’identità virtuale di un soggetto (che a seconda dei casi può essere una persona fisica, come il consumatore finale del prodotto o del servizio acquistato, o giuridica, nel caso in cui il venditore o fornitore sia una società imprenditoriale o commerciale), ed è legalmente valida al pari della sottoscrizione a penna sui contratti cartacei.
Ai sensi della normativa dell’Unione Europea, applicabile anche in Italia, la firma elettronica deve essere in grado di garantire l’autenticità delle parti firmatarie, identificandole in modo univoco, e senza la tradizionale possibilità di equivoci della firma cartacea (si pensi alle falsificazioni o alle alterazioni della calligrafia). Inoltre, esistono alcuni accorgimenti tecnici che garantiscono l’integrità del contratto firmato e degli eventuali documenti ad esso allegati.
In questo modo, la firma digitale fornisce adeguata prova del consenso delle parti firmatarie sulle condizioni dell’accordo così raggiunto, ed è proprio con il reciproco scambio dei consensi che si perfeziona la conclusione del contratto.
Le specifiche tecniche dei requisiti delle firme elettroniche sono indicate nel Codice dell’amministrazione digitale (CAD) e dettagliate nel Regolamento eIDAS (Electronic Identification, Authentication and Trust Services), che garantisce standard comuni per lo scambio ed il reciproco riconoscimento di validità delle sottoscrizioni apposte nei vari Paesi membri dell’Unione Europea.
Tipi e caratteristiche delle firme elettroniche e digitali
- Esistono diversi tipi di firma elettronica, e tra questi soltanto il secondo ed il terzo hanno le caratteristiche della firma digitale:
semplice, che può essere anche una firma scritta a mano ed acquisita in formato digitale, o una firma già digitalizzata inserita in un documento informatico; è quella cui abbiamo accennato nel paragrafo precedente a proposito della scansione da un documento cartaceo trasformato in pdf, ed è evidente constatare che non garantisce la necessaria autenticità e non soddisfa i requisiti attualmente richiesti dalla normativa in materia di firma digitale; - avanzata, che comporta un maggior livello di sicurezza in quanto prevede il riconoscimento del firmatario e richiede l’uso di un sistema di autenticazione a due fattori (è tale il codice OTP ricevuto sullo smartphone o sulla e-mail del contraente, di cui abbiamo parlato prima) e la verifica tramite un servizio di identità digitale pubblicamente riconosciuto; i moduli più evoluti consentono l’identificazione del firmatario anche attraverso una webcam per mostrare il volto, e l’esibizione di un documento di riconoscimento;
- qualificata: è il livello più alto, completo e sicuro di firma elettronica, perché richiede l’uso di un certificato digitale qualificato, emesso da un fornitore di servizi di certificazione autorizzato (per conoscere l’elenco, leggi: “Come si fa ad avere la firma digitale?“) Per utilizzarla sono previsti appositi dispositivi, come il token utilizzato per accedere ai servizi di home banking e le smart card, come la Cns (Carta nazionale dei servizi: è tale anche la Tessera Sanitaria munita di microchip).
Per ulteriori informazioni, leggi l’articolo “Firma digitale: a cosa serve e come si ottiene” e il report “La firma elettronica in Italia“.