Suocera invadente: come difendersi?

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Cosa può fare il genero per tutelare la propria serenità familiare e impedire che la suocera si intrometta? Quando si può sporgere querela?

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Si dice che, prima di unirsi con il proprio partner, sarebbe bene approfondire la conoscenza dei suoi genitori: il peso di costoro all’interno della futura famiglia, infatti, potrebbe essere molto rilevante, talvolta perfino determinante, se non si bada a porre sin da subito dei paletti. In questo contesto si pone il seguente quesito: come difendersi dalla suocera invadente?

In buona sostanza, si tratta di capire se esistono rimedi legali da esperire nell’ipotesi in cui la mamma del coniuge – o del partner – sia talmente indiscreta e sfacciata da mettere a repentaglio l’unione sentimentale della coppia. Si pensi al genitore che pretende di

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vivere insieme al figlio e alla moglie di lui, oppure di essere interpellato ogni volta che occorra adottare una decisione. Come comportarsi in questi casi? È possibile fare ricorso al giudice? Approfondiamo l’argomento.

Quali sono i diritti della suocera?

I suoceri – in quanto nonni – hanno il diritto di frequentare i propri nipoti.

Tanto è stabilito a chiare lettere dall’articolo 317-bis del codice civile, secondo cui gli ascendenti hanno diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni.

Per legge, quindi, esiste un vero e proprio diritto dei nonni di frequentare i nipoti, che si traduce sotto forma di diritto di visita che non può essere negato dai genitori, se non nel caso in cui ricorrano giustificati motivi.

Tale frequentazione, però, non costituisce un diritto assoluto da garantire a ogni costo: il giudice può negarlo se esso è causa di

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pregiudizio per il minore – circostanza che può verificarsi nel caso di accesa rivalità con i genitori – ovvero se quest’ultimo si oppone espressamente ad esso.

Al di là di tale prerogativa, che spetta in quanto nonni, l’unico altro diritto attribuito ai suoceri è quello di percepire un assegno alimentare nel caso in cui si trovino in una disperata situazione di bisogno economico, sempreché coniuge, figli e genitori non siano più in vita o non possano provvedere: secondo l’art. 433 cod. civ., al “quarto posto” dei soggetti obbligati a pagare gli alimenti vi sono infatti le nuore e i generi.

Come difendersi dalla suocera invadente?

La suocera non ha il diritto di intromettersi nella vita del genero o della nuora, se non nei limiti necessari a garantire la normale frequentazione con i nipoti minorenni.

Detto ciò, come difendersi dalla suocera invadente? È possibile ricorrere al tribunale?

In effetti, la legge non prevede un’azione ad hoc destinata alle intrusioni familiari della suocera.

Ciò significa che sarà possibile

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ricorrere alla giustizia solamente nelle ipotesi in cui la suocera commetta una condotta che sarebbe sanzionabile anche se fosse stata compiuta da un estraneo.

Ad esempio, la giurisprudenza (Cass., 6 dicembre 2012, n. 47500) ha stabilito che la suocera che – dopo la separazione tra il proprio figlio e la nuora – continua ad accedere alla casa coniugale assegnata alla nuora, nonostante il dissenso di quest’ultima, può essere penalmente responsabile per il reato di violazione di domicilio.

È poi possibile chiedere il risarcimento dei danni alla suocera invadente, qualora si sia macchiata di un illecito civile, come ad esempio di ingiuria nei confronti del genero o della nuora.

Per non parlare della possibilità di sporgere querela nelle ipotesi di diffamazione.

Insomma: contro la suocera invadente non c’è un granché da fare, se non quello di separarsi dal partner, come diremo nel prossimo paragrafo.

Suocera invadente: si può chiedere la separazione?

Secondo la giurisprudenza, la suocera invadente conferisce al genero (o alla nuora) il diritto di

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separarsi dal coniuge, chiedendo perfino l’addebito.

In altre parole, i giudici ritengono sia colpevole il coniuge “mammone”, che favorisce l’ingresso della madre nella vita privata della famiglia.

Secondo un’altra sentenza (Cass., 4540/2011), l’abbandono del tetto coniugale è giustificato se è stato causato dall’eccessiva invadenza della suocera, la quale ha reso intollerabile la normale prosecuzione della convivenza tra marito e moglie.

Al contrario, i litigi costanti con la suocera convivente non giustificano, da parte del figlio, la richiesta di separazione con addebito (Trib. Roma, 13 gennaio 1982).

Come tutelarsi dalla suocera invadente: approfondimenti

Per ulteriori approfondimenti, si suggerisce la visione del filmato dal titolo Come difendersi dalla suocera?

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