Come spedire una raccomandata senza busta per non far contestare il contenuto?
La “Raccomandata senza busta” o “in foglio” per evitare le contestazioni del destinatario in ordine al contenuto del plico.
Che succede se il destinatario di una lettera (una diffida, una messa in mora, una comunicazione di interruzione di contratto, il recesso da un servizio, ecc.) contesti il contenuto della busta che gli avete spedito, ossia sostenga che in essa, in realtà, fosse inserito un foglio diverso rispetto a quello che, invece, vi avete infilato? Può essere un vero problema. Infatti, spetta sempre al mittente dimostrare il contrario, ossia che nel plico vi fosse, effettivamente, quella particolare comunicazione e non dell’altra comune carta.
Insomma, una
Detto in soldoni, il destinatario di una raccomandata inviata in busta chiusa ha sempre la possibilità di affermare di non aver ricevuto quella data lettera ma solo una busta vuota o un atto diverso da quello che il mittente sostiene di aver notificato.
Qualche rimedio per evitare problemi di questo tipo – specie se avete, dall’altro lato, una persona che si fa pochi scrupoli a dire bugie – esiste e possiamo suggerirvelo in questo articolo. Soluzioni a cui è meglio ricorrere quando la comunicazione è particolarmente importante.
1 | LA PEC
Un primo sistema potrebbe essere quello di spedire il messaggio attraverso l’ormai nota posta elettronica certificata (PEC), che fornisce la prova legale della data di spedizione (giorno, ora, minuto), di quella di ricevimento, nonché dell’identità del soggetto mittente e di quello ricevente. La PEC, per come è ormai noto, non offre prova legale sul contenuto degli allegati, per cui evitate di inserire, nel testo della email, frasi come “Si invia diffida con allegato file in pdf”. Non avreste tra le mani alcuna prova del contenuto della missiva. Invece sarà bene fare un “copia e incolla” del testo dell’allegato e riportarlo nella email vera e propria.
Ovviamente, il sistema della PEC è valido solo se tanto il mittente quanto il destinatario hanno un indirizzo di posta elettronica certificata. L’albo di tutti gli indirizzi ufficiali è presente all’interno del Registro Ini-Pec, consultabile da chiunque (per maggiori dettagli leggi “Come conoscere la PEC gratis e da casa”).
2 | LA RACCOMANDATA SENZA BUSTA
Una seconda soluzione, questa volta di tipo “cartaceo”, è di ricorrere alla cosiddetta “raccomandata senza busta” o anche “raccomandata in foglio”.
Cercheremo di darvene spiegazione, anche fotografica, qui di seguito.
Prendete il foglio (o i fogli tra loro spillati) che avete intenzione di spedire. È necessario che l’ultima facciata (quella posteriore) rimanga completamente bianca.
Piegate il foglio in tre parti, a soffietto. Fate in modo che le tre sezioni abbiano uguale dimensione.
Dovete fare attenzione a lasciare la parte scritta all’interno, mentre la parte in bianco deve rimanere esterna. Seguite l’illustrazione della foto.
Chiudete il soffietto, su entrambi i lati più corti (quelli laterali) con uno o due punti di spillatrice.
Capovolgete il foglio dal lato rimasto bianco e scrivetevi sopra l’indirizzo del destinatario a penna.
Recatevi presso un ufficio postale e consegnate il plico all’addetto affinché vi apponga francobollo, timbro e lo spedisca. Non dimenticate, ovviamente, di compilare entrambi i modellini della raccomandata a.r. (la cartolina di ritorno e la velina).