Atti osceni in luogo pubblico
Differenza tra luogo pubblico e aperto al pubblico, tra oscenità e atti contrari alla pubblica decenza. Quando c’è reato e quando illecito amministrativo?
La legge italiana punisce anche le condotte che possono offendere il decoro, la dignità e il pudore. Pertanto, non deve scandalizzare il fatto che, nel nostro ordinamento giuridico, si trovino reati che non comportano un effettivo danno materiale o una lesione personale, ma semplicemente un’offesa ad un sentimento che la legge ritiene necessario preservare.
Per tutte le ragioni che abbiamo appena enunciato, nel codice penale esiste il reato di atti osceni. A seguito della depenalizzazione del 2016, non ogni forma di oscenità costituisce però un illecito penalmente perseguibile. Con questo articolo faremo chiarezza sulla condotta di
Indice
Cosa sono gli atti osceni?
La legge punisce chiunque compie atti osceni, purché commessi in luogo pubblico, aperto al pubblico o esposto al pubblico [1].
Secondo la giurisprudenza, gli atti osceni sono tutti quelli che riguardano la sfera della sessualità e che hanno come scopo quella di richiamarne gli aspetti più scabrosi.
L’atto osceno, quindi, non si limita alla sola rappresentazione di un atto sessuale ma comprende anche l’oscenità insita in azioni e comportamenti che richiamino tale atto, come nel caso di
Secondo la legge, l’oscenità di un atto è rilevante solamente se compiuto in luogo diverso da quello privato, e cioè, in un luogo pubblico (si pensi ad una piazza o a una strada), aperto al pubblico (cinema, circolo o qualsiasi altro posto ove l’ingresso è possibile solo a determinate condizioni, tipo pagando il biglietto, ecc.) oppure esposto al pubblico (è il classico caso dell’abitacolo dell’autovettura che, però, si trova in un posto visibile a tutti).
Atti osceni: quando è illecito amministrativo?
A seguito della depenalizzazione del 2016 [3], il compimento di atti osceni in luogo pubblico è punito solamente con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5mila a 30mila euro. Ciò significa che la persona colta nel compimento di un atto indecente o scandaloso non rischia il carcere, ma soltanto di pagare una salatissima sanzione economica.
Una sanzione amministrativa minima (da 51 a 309 euro) si applica se il gesto sconcio avviene per
Tizio e Caia si appartano di notte, nel bosco, in un posto isolato, pensando di non essere visti da nessuno. In realtà, per una sfortunata coincidenza, proprio in quel momento irrompe una persona che è alla ricerca del cane che ha smarrito.
Atti osceni: quando è reato?
Gli atti osceni in luogo pubblico costituiscono ancora reato se commessi in posti particolari e, per la precisione, se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano. In questa circostanza, si applica la pena della reclusione da 4 mesi a 4 anni e mezzo.
Gli atti osceni, quindi, diventano un illecito penale a tutti gli effetti solamente quando c’è il rischio che all’atto possa assistere un minorenne.
Si noti bene che la legge non dice che il reato si integra se un minore di diciotto anni assiste, ma anche se vi è solamente il pericolo che ciò possa accadere.
Questo significa che la persona che compie atti indecorosi (come lo sfregamento delle parti intime, palpeggiamenti o atti di autoerotismo) davanti ad una scuola, incorre nel reato di cui stiamo parlando anche se nell’istituto non dovessero esservi minorenni, e ciò per il solo fatto che vi era il rischio potenziale che qualche fanciullo potesse assistervi.
Proprio per questa ragione, il delitto di atti osceni in luogo pubblico è un reato di pericolo: vuol dire che non è necessario che l’offesa al bene giuridico tutelato (cioè, alla verecondia o al pudore sessuale) si verifichi realmente, in quanto è sufficiente la mera possibilità che ciò accada.
Atti osceni: come si suddividono?
Alla luce di quanto appena detto possiamo dire che il legislatore ha pensato di distinguere gli atti osceni in tre categorie:
- atti osceni compiuti in un qualsiasi luogo pubblico o aperto al pubblico, punibili con una sanzione amministrativa;
- atti osceni compiuti in prossimità (o addirittura all’interno) di luoghi solitamente frequentati da minori (scuole, centri ricreativi per ragazzi, ecc.) puniti con la reclusione;
- atti osceni compiuti non intenzionalmente, puniti con sanzione pecuniaria minima.
Luoghi pubblici, aperti al pubblico ed esposti al pubblico: cosa sono?
Abbiamo detto che, affinché si integri il delitto di atti osceni, è necessario gli stessi siano compiuti in un
Luogo pubblico: cos’è?
Il luogo pubblico è quello continuamente libero, di diritto o di fatto, a tutti o ad un numero indeterminato di persone: si pensi, ad esempio, ad una piazza, ad una pubblica via o a un parcheggio libero.
Luogo aperto al pubblico: cos’è?
Il luogo aperto al pubblico è quello al quale può accedere il pubblico, ma solamente in certi momenti oppure adempiendo a speciali condizioni stabilite da chi eserciti sul medesimo posto un diritto o una potestà, oppure ancora quello al quale può accedere solamente una categoria di persone in possesso di determinati requisiti.
Sono luoghi aperti al pubblico i cinema, i musei, i teatri.
Perché si integri il reato di atti osceni in un luogo aperto al pubblico è necessario che il fatto sia compiuto quando il predetto luogo sia effettivamente accessibile al pubblico: di conseguenza, la coppia che si apparta in un cinema che non ha ancora aperto non commetterà alcun delitto.
Luogo esposto al pubblico: cos’è?
Il luogo esposto al pubblico è quello che, sebbene non pubblico né aperto al pubblico, è situato in modo tale che un numero indeterminato di persone possa vedere, date certe condizioni, ciò che in esso si trova o si fa.
Sono luoghi esposti al pubblico l’abitacolo dell’auto parcheggiata in bella mostra al centro di una piazza e la terrazza chiusa solo da vetrate scorrevoli, che consentono quindi a chiunque di poter vedere all’interno.
Luogo pubblico, aperto al pubblico o esposto al pubblico: qual è la differenza?
La differenza tra luogo pubblico, aperto al pubblico e esposto al pubblico non sta solamente nella condizione di fatto in cui essi si trovano, ma anche (e soprattutto) in quella giuridica.
Ed infatti, secondo la giurisprudenza, mentre quando si tratti di luogo pubblico o aperto al pubblico basta la possibilità, in astratto, che qualcun altro scorga ciò che sta accadendo (per cui è irrilevante il fatto che una determinata condotta sia avvenuta di notte oppure adottando tutte le precauzioni del caso, ovvero sia avvenuta in campagna o in zona appartata), nel caso di
Si prenda il classico caso della coppia che si apparta in cerca di intimità. Se l’atto sessuale avviene in un luogo pubblico (una strada, ecc.) o in un luogo aperto al pubblico (cinema, ecc.), la condotta costituirà sempre un illecito, anche se i fidanzatini avevano cercato una zona meno visibile (ad esempio, una traversa o un angolo meno frequentato della strada, oppure l’ultima fila in fondo nella sala cinematografica).
Al contrario, se la coppietta si stava unendo nella propria camera da letto, ma i vicini o i passanti hanno potuto comunque scorgere l’azione, bisognerà distinguere:
- se la stanza era esposta in modo evidente (si pensi ad una camera a pian terreno, completamente vetrata e prospiciente la pubblica via), allora si potrà parlare di atti osceni in luogo esposto al pubblico;
- se, al contrario, la stanza è riparata da occhi indiscreti (ad esempio, perché le finestre sono coperte da tende), ma la coppia è stata ugualmente vista a causa della curiosità delle persone che si sono adoperate fattivamente pur di scorgere qualcosa, allora sicuramente non si potrà parlare di atti osceni, in quanto il luogo dove l’atto è avvenuto non è sicuramente esposto al pubblico.
Atti contrari alla pubblica decenza: cosa sono?
Molto simile al reato di atti osceni in luogo pubblico è quello di
Quest’ultimo è un reato (per la precisione, una contravvenzione: per sapere qual è la differenza tra delitti e contravvenzioni si rinvia alla lettura dell’articolo dedicato a questo specifico argomento) che punisce con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5mila a 10mila euro chiunque, in un luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti indecenti [5].
Come nell’ipotesi degli atti osceni, elemento costitutivo della fattispecie è che la condotta debba avvenire in un luogo pubblico.
In base al trattamento sanzionatorio è evidente che gli atti contrari alla pubblica decenza costituiscano una condotta di minor gravità rispetto agli atti osceni: non è previsto il carcere come sanzione, nemmeno se tali atti indecenti vengano compiuti davanti ad una scuola o a qualsiasi altro luogo abitualmente frequentato da minorenni.
Atti osceni e atti contrari alla pubblica decenza: qual è la differenza?
Qual è la differenza tra atti osceni e atti contrari alla pubblica decenza
Secondo la giurisprudenza, la distinzione tra atti osceni e atti contrari alla pubblica decenza va individuata nel fatto che i primi offendono, in modo intenso e grave, il pudore sessuale, suscitando nell’osservatore sensazioni di disgusto oppure rappresentazioni o desideri erotici, mentre i secondi ledono il normale sentimento di costumatezza, generando fastidio e riprovazione [6].
Detto in parole diverse, mentre il delitto di atti osceni ha contenuto più specifico, in quanto si riferisce solamente al naturale sentimento del pudore sessuale, gli atti indecenti offendono i sentimenti più comuni e generici di compostezza e riservatezza [7].
Secondo la giurisprudenza, la condotta di orinare in un luogo pubblico, poiché prescinde dalla sessualità, rientra tra gli atti contrari alla pubblica decenza [8]. Al contrario, colui che si masturba pubblicamente commette il più grave reato di atti osceni in luogo pubblico, in quanto trattasi di comportamento che offende chiaramente il pudore sessuale [9].
Integra il reato di atti contrari alla pubblica decenza l’esibizione dei glutei scoperti ai passanti in luogo di pubblico transito [10], mentre si configurano gli atti osceni nel caso di esibizione dell’organo genitale maschile con palpeggiamento simulatorio di un atto sessuale [11].
Per quanto riguarda il fenomeno del nudismo, si rinvia alla lettura dell’articolo Nudismo: è reato?