Padre assente: i figli devono aiutarlo se anziano e malato?

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Il padre che si disinteressa della prole ha diritto a essere aiutato? L’obbligo di assistenza morale e materiale nei confronti dei genitori anziani è sempre valido?

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I genitori devono istruire, educare e mantenere i figli sino a quando non siano in grado di essere indipendenti, anche economicamente. Quest’obbligo non è però unilaterale: anche i figli devono aiutare e assistere i genitori, qualora si trovino in difficoltà. In questo contesto si pone il seguente quesito: i figli devono aiutare il padre assente se è anziano e malato?

In pratica, si tratta di comprendere se il padre che si è sempre disinteressato della prole ha diritto a essere aiutato quando ne ha bisogno. L’obbligo di assistenza morale e materiale nei confronti dei genitori anziani è sempre valido?

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Il padre assente va aiutato quando è malato? Approfondiamo l’argomento.

Il genitore assente può essere denunciato?

Un genitore assente può essere denunciato alla Procura della Repubblica se si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale o fa mancare i mezzi di sussistenza alla famiglia (art. 570 cod. pen.).

Dunque, il padre che si disinteressa della prole commette un reato, ma solo se la sua assenza è rilevante anche sotto il profilo economico; non può quindi essere denunciato il genitore che, pur essendosi allontanato, provvede a mantenere i figli minori pagando una somma mensile.

In pratica, non si può condannare penalmente il padre che, pur facendo mancare il suo affetto, provvede alle

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esigenze economiche della prole.

Si può pignorare il conto corrente del genitore assente?

Contro il genitore che si disinteressa dei figli è possibile agire in sede civile ottenendo dal giudice dapprima un provvedimento che lo obblighi al mantenimento e, successivamente, il pignoramento del conto corrente, dello stipendio, della pensione o di altri suoi beni (perfino della casa).

Il giudice potrebbe perfino ordinare che il pagamento del mantenimento sia effettuato mediante trattenuta sulle somme che il debitore percepisce a titolo di stipendio o di pensione: nel primo caso, sarà il datore a pagare direttamente l’assegno mentre, nel secondo, provvederà l’Inps.

I figli devono aiutare i genitori?

I figli devono aiutare i genitori, anche se sono maggiorenni e non convivono più con essi; l’obbligo deriva dalla norma di legge che impone un dovere di solidarietà reciproco in capo a ogni familiare.

Secondo il codice civile (art. 433), i figli sono tenuti a pagare gli alimenti ai genitori, qualora si trovino in uno stato di bisogno che impedisce loro di provvedere alle esigenze più elementari di vita, quali il vitto, il vestiario, le cure mediche e l’abitazione.

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L’obbligo alimentare può essere assolto sia corrispondendo una somma di denaro sufficiente al sostentamento che offrendo ospitalità al genitore in difficoltà, provvedendo quindi direttamente al vitto e all’alloggio.

I figli devono aiutare i genitori che si sono disinteressati di loro?

L’obbligo di pagare gli alimenti sussiste per il semplice fatto del rapporto di parentela, cioè del vincolo di sangue che unisce i figli ai genitori; dunque, costoro hanno diritto a essere aiutati anche se hanno sempre mostrato disinteresse nei confronti della prole.

Rispondendo al quesito che fornisce il titolo al presente articolo, dunque, i figli devono aiutare il padre anziano e malato anche se questi è stato assente per loro, ad esempio perché è andato via di casa senza corrispondere il mantenimento mensile.

Ciò perché, come detto, l’obbligo alimentare non rappresenta il corrispettivo del mantenimento che i genitori hanno pagato quando la prole era minorenne o economicamente dipendente bensì l’adempimento di un obbligo di solidarietà fondato sulla parentela.

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Si può obbligare un figlio a pagare gli alimenti?

L’obbligo alimentare può essere fatto rispettare ricorrendo al giudice, il quale può ordinare al figlio disinteressato di pagare una certa somma di denaro al genitore che si trova in un grave stato di indigenza.

I figli che non aiutano i genitori commettono reato?

I figli commettono il reato di abbandono di persone incapaci se non aiutano i genitori che, a causa dell’età o delle patologie, non sono in grado di provvedere da sé alle loro esigenze (art. 591 cod. pen.).

Il delitto si integra solamente se i figli mostrano un totale disinteresse; di conseguenza, non commette alcun reato il figlio che, pur rimanendo assente, invia al genitore anziano e malato il denaro necessario al proprio sostentamento, oppure che paga direttamente la badante affinché se ne prenda cura.

Si possono diseredare i figli che non aiutano i genitori?

Non si possono escludere dall’eredità i figli che non aiutano i genitori anziani e/o malati; le cause di indegnità previste dalla legge (art. 463 cod. civ.) sono rare e non prevedono l’abbandono.

Approfondimenti

Per ulteriori approfondimenti si legga l’articolo dal titolo Genitori anziani e malati: che fare se un figlio si disinteressa?

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