Pensione: periodi riscattabili dai dipendenti pubblici

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Quali anni non lavorati possono essere recuperati ai fini della pensione per gli iscritti alla gestione ex Inpdap.

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I dipendenti pubblici, iscritti presso l’ex Inpdap, possono recuperare ai fini della pensione diversi anni non lavorati, privi di contributi previdenziali, grazie allo strumento del riscatto.

Attraverso il riscatto, difatti, il lavoratore, pagando un costo, copre i periodi da recuperare, rendendoli generalmente utili sia ai fini del diritto che della misura del trattamento pensionistico.

Ma per conseguire la pensione, i periodi riscattabili dai dipendenti pubblici quali sono?

Gli intervalli non lavorati che possono essere recuperati sono numerosi: si va dagli anni di laurea ai periodi di pratica e di iscrizione agli albi professionali necessari per l’ammissione in servizio, dall’astensione facoltativa per maternità al congedo non retribuito per gravi motivi familiari.

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Il riscatto non deve però essere confuso con la riunione gratuita ai fini della pensione di tutti i servizi resi allo Stato e ad Enti locali [1], svolti con iscrizione in più casse gestite dall’ex Inpdap.

Per questi servizi, difatti, risulta accreditata la contribuzione presso la gestione Inps dipendenti pubblici, a differenza di quanto avviene in relazione ai periodi riscattabili, privi di versamenti. Inoltre, i servizi possono essere ricongiunti ai fini di un unico trattamento di pensione gratuitamente, non a pagamento come il riscatto.

Quali periodi possono riscattare i dipendenti pubblici

I dipendenti pubblici, pagando il relativo onere, possono recuperare ai fini della pensione i seguenti periodi non contribuiti:

Quali periodi possono riscattare i dipendenti pubblici solo dal 1997?

Determinati periodi non lavorati possono essere riscattati dai lavoratori delle pubbliche amministrazioni, nonché dai lavoratori del settore privato, solo se successivi al 31 dicembre 1996:

Assistenza a soggetti disabili

Per i periodi di congedo per assistenza a un familiare disabile, il riscatto è consentito:

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Servizio civile

I periodi nei quali è stato svolto servizio civile:

Congedo per gravi motivi familiari

I periodi di aspettativa non retribuita per gravi motivi familiari sono riscattabili sino a un massimo di 2 anni nell’arco della vita lavorativa.

Pace contributiva

Il decreto in materia di reddito di cittadinanza e pensioni [2] riconosce la facoltà di riscattare, cioè di recuperare ai fini della pensione, i periodi privi di contributi previdenziali, versando un onere più leggero rispetto a quello normalmente previsto per la generalità dei riscatti.

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Il riscatto sperimentale agevolato, o pace contributiva, non può, però, essere esercitato da tutti i lavoratori, ma è previsto il perfezionamento di specifiche condizioni, sia soggettive che oggettive: peraltro, la possibilità di avvalersi della pace contributiva non è applicabile a tutti i periodi scoperti da contribuzione.

Il periodo massimo riscattabile è di cinque anni, anche non continuativi. I lavoratori devono essere assoggettati al sistema di calcolo della pensione integralmente contributivo. Per approfondire: Pace contributiva.

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