Contrassegno disabili: si può circolare in tutte le Ztl d'Italia?
Il tagliando è valido anche in Comuni diversi da quello che lo ha rilasciato e non c’è obbligo di comunicazione preventiva del transito.
Il contrassegno invalidi viene rilasciato dal Comune di residenza a chi soffre di problemi fisici che rendono difficoltosa la mobilità autonoma. Il tagliando deve essere esposto sul cruscotto del veicolo in modo visibile, permettendo così agli addetti al controllo del traffico di riscontrarlo con facilità. Ma con il contrassegno disabili si può circolare in tutte le Ztl d’Italia?
Molti problemi sorgono dal fatto che alcuni tratti, come le Ztl o le corsie preferenziali, sono presidiati da telecamere anziché da vigili in carne e ossa. Così può succedere di ricevere multe, specialmente se si transita in Comuni diversi da quello di residenza. Infatti il contrassegno è registrato nella banca dati del Comune che lo ha emesso, e non in quelle di tutti gli altri Comuni d’Italia.
Per questo motivo chi si reca altrove si sente in dovere di comunicare i dati del suo contrassegno, e la targa del veicolo sul quale viene utilizzato, al Comune in cui deve transitare. In realtà, non c’è nessun obbligo di comunicare preventivamente il proprio transito, ma è il Comune che deve attrezzarsi al meglio per svolgere i controlli automatizzati evitando gli errori. Questo importante principio è stato affermato di recente anche dalla Corte di Cassazione [1].
Indice
Contrassegno disabili: dove si può circolare?
Chi è munito del contrassegno disabili può circolare, a bordo del suo stesso veicolo oppure sulla macchina di chi lo trasporta, a condizione di esporre sempre il tagliando sul cruscotto [2]:
- nelle zone a traffico limitato (Ztl) quando è autorizzato l’accesso anche a una sola categoria di veicoli adibiti a servizi di trasporto e pubblica utilità;
- nelle zone a traffico controllato (Ztc);
- nelle aree pedonali urbane (Apu);
- nelle corsie preferenziali riservate ai mezzi di trasporto pubblico.
Inoltre, il disabile munito di contrassegno ha diritto di
Contrassegno disabili: dove non si può sostare?
La sosta non è consentita neppure a chi è in possesso di contrassegno disabili in tutti i casi in cui il veicolo fermo intralcia la circolazione o crea un pericolo. In particolare, non si può sostare dove c’è:
- un divieto di sosta con rimozione forzata;
- un divieto di fermata;
- un passo carrabile;
- un attraversamento pedonale o ciclabile;
- alle fermate dei bus e negli spazi riservati ai mezzi di soccorso e di polizia;
- agli incroci e in prossimità delle intersezioni;
- su ponti, dossi, cavalcavia, strettoie, passaggi a livello, e nelle gallerie.
Contrassegno disabili: si può usare in un altro Comune?
Il contrassegno disabili vale anche al di fuori del proprio
Accesso in Ztl con contrassegno disabili di un altro Comune
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza che abbiamo anticipato all’inizio [1], ha annullato un verbale di contestazione per transito in Ztl e su una corsia preferenziale, avvenuto in un altro Comune da parte di un disabile munito di un contrassegno rilasciato dal proprio Comune. La Suprema Corte ha ribadito che il contrassegno disabili consente al titolare di circolare nelle zone a traffico limitato su qualsiasi veicolo e su tutto il territorio nazionale.
Il Collegio, richiamando i propri precedenti in materia [3] ha sottolineato che non deve essere l’interessato a dover comunicare, preventivamente, il proprio transito sulle strade di un Comune diverso da quello che gli ha rilasciato il contrassegno disabili. Tocca, invece, al Comune organizzarsi in modo da evitare qualsiasi ostacolo alla libertà di movimento delle persone diversamente abili. Quanto all’
Approfondimenti
Per ulteriori informazioni, leggi:
- Accesso in Ztl con contrassegno disabili;
- Contrassegno disabili: vale in tutta Italia?;
- Contrassegno invalidi: tutto ciò che c’è da sapere.